Quello della bici è un settore di eccellenza per l’Italia, nonostante la flessione in negativo dovuta alla crisi della pandemia e al lockdown. Lo dice anche l’ultimo rapporto biennale di Confartigianato “Artibici 2020 – Artigianato e filiera della bicicletta” pubblicato la scorsa estate. Il rapporto ha raccolto alcuni dati che aiutano a spiegare il valore dell’Italia e del suo artigianato nella filiera di produzione della bici, ad esempio: delle 3.128 imprese del settore il 63,3 per cento (1.981) sono imprese artigiane.

Bici con il telaio fatto a mano

La diffusione della bicicletta non è uniforme in tutto il territorio nazionale: alcune città raggiungono i livelli delle più evolute città europee, mentre altre non hanno neppure piste ciclabili adeguate.

A Bolzano il 13,2% raggiunge il luogo di lavoro in bici, in Emilia Romagna il 7,8% e in Veneto il 7,7%. Dodici città italiane sono “altamente ciclabili” e  e in quattro di queste  – in particolare Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso – più di un quarto della popolazione usa la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani per motivi di studio, lavoro e svago.

A questo si somma l’istantanea post Covid fatta dal Boston Consulting Group nell’indagine “How Covid-19 Will Shape Urban Mobility”. L’indagine ha interrogato 5.000 abitanti delle principali città di USA, Cina ed Europa occidentale (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito). In Italia e nel mondo dopo il lockdown è crollato l’utilizzo del trasporto pubblico e in genere dei servizi di sharing. Sono aumentati la sana abitudine di spostarsi a piedi, e l’utilizzo dell’auto privata e soprattutto della bicicletta.

CarrerBikes fatta a mano