CarrerBikes si è mostra al pubblico nella Fonderia Napoleonica. Il nostro viaggio parte da qui, il 9 luglio 2015.

La Fonderia Napoleonica Eugenia è uno di quei luoghi facili da raggiungere, come sono generalmente i luoghi di Milano ben serviti dai mezzi pubblici. La sua caratteristica è che è pieno di poesia. Un insieme di edifici di mattoni rossi, con ampie vetrate cloisonné, che si aprono su un ampio ingresso e nascondono un suggestivo museo. Defilata quanto basta dai rumori del centro cittadino, facile da trovare, la Fonderia è sufficientemente vicina al modaiolo quartiere Isola, al celebrato Bosco Verticale, alla modernissima Piazza Gae Aulenti. Ed è uno di quegli edifici “con lo spirito”, che ti chiedi cosa sono stati. Poi scopri che qui si fondevano le campane. Centinaia, migliaia. Per anni. Un lavoro artigiano, che mescolava abilità, esperienza e creatività.

Un luogo dove la mano dell’uomo è stata importante; un luogo perfetto dove cominciare la storia di Carrer Bikes.

In quella calda giornata di luglio, Milano (e non a caso Milano, patria del design, della creatività, del saper fare italiano) sono state esposte le straordinarie biciclette con il telaio in legno nei quattro modelli: Bibione, Valgrande, Maranello e –guarda caso!- Milano. Biciclette che fanno la differenza e che soddisfano più di un senso: sono belle da vedere, da toccare, profumano di legno e di cuoio, danno belle sensazioni nelle pedalate. Accanto alle biciclette in mostra sui cavalletti, lungo il perimetro della Fonderia prendeva forma lo storytelling. Si raccontava cioè la storia di questo progetto: i primi fogli schizzati a mano, i progetti dell’ingegnere, i telai ancora grezzi, le essenze di legni differenti, le selle Brooks, la componentistica disposta sui tavoloni di legno grezzo, davano il senso della storia e di un’idea, l’esplosione della passione che riesce a diventare materia. Biciclette con telaio in legno, come non si sono mai viste, come non si erano mai fatte.

Come tutti gli Open Day che si rispettino, c’erano tutti i protagonisti di questa bella avventura a soddisfare le curiosità dei giornalisti: Gianni Carrer che ha avuto l’idea, Renato e Attilio Perin che lavorano sapientemente il legno dei telai, e tutti i professionisti del progetto (designers, fotografi, film makers, ecc). Quella giornata è stata un successo, ed è stata l’occasione per ufficializzare l’esistenza non solo di un nuovo marchio, ma di un oggetto che farà parlare di sé.

Anna Romanin
Staff-Carrer